C’è una specialità tutta Made in Germany molto fresca e golosa: è l’eiskaffee. Ispirata da una tradizione di grande consumo e una cultura del caffè in forte espansione.

L’eiskaffee è una ricetta che assegna qualche punto alla cultura tedesca del caffè. Perché, diciamolo subito con franchezza: la tradizione del caffè in Germania merita una sonora bocciatura, in termini di qualità e abitudini. A tutti è capitato di osservare qualche turista tedesco bere un cappuccino, magari dopo una pizza o un’impepata di cozze.

Certo si sa, la Germania non è rinomata nel mondo per la preparazione accurata del caffè. Sarà forse per via del trauma subito a metà dell’800. Quando il re prussiano Federico II di Hohenzollern detto il Grande proibì il consumo di caffè e la torrefazione in tutto il regno. Per paura che il suo popolo ne fosse troppo eccitato. Inviando inoltre emissari in tutte le città e i paesi affinché controllassero che il divieto fosse rispettato.

Eppure oggi di caffè se ne beve tanto in Germania, più che in Italia. Solo che i tedeschi lo consumano annacquato, lungo, generalmente preparato con la tipica macchinetta all’americana kaffeekanne. Che prevede il passaggio di acqua bollente in un filtro di carta contenente caffè. Ne risulta una bevanda dal sapore forte, generalmente poco apprezzato dagli estimatori di un certo caffè. Per fortuna però le cose non sono mai immutabili. E le statistiche mostrano che in grandi città come Amburgo c’è la tendenza a ricercare un caffè di qualità. Con una particolare predilezione per l’espresso italiano.

E per restare in tema di tendenze, ecco una specialità tutta tedesca, fresca per l’estate. È l’eiskaffee, praticamente un affogato al caffè e al cacao con gelato di vaniglia e panna montata. La ricetta prevede la preparazione di una tazza grande di caffè solubile – meglio sostituirlo con l’ottima miscela Veronero® – da zuccherare e lasciar raffreddare. Poi si pone il gelato alla vaniglia in un bicchiere piuttosto alto, si versa il caffè e si aggiunge la panna montata. Con una spolverata finale di cacao o una manciata di granelli di cioccolato.

È una ricetta bella corposa, piena e golosa, in perfetto stile teutonico. Provatela a casa e raccontateci i risultati nella pagina Facebook di Veronero®. Nel frattempo vi lasciamo un piccolo promemoria: prossima tappa del “Coffee in the world” sarà il Paese oggi più che mai contrapposto allo stile della Germania, la Grecia. Vedremo se gli ellenici sono più potenti dei tedeschi, almeno in termini di cultura del caffè.

Storicamente tra i popoli più attivi nella diffusione del caffè nel mondo come bevanda universale, i lusitani vivono oggi in simbiosi con questa bevanda. Ecco il galao, un’originale ricetta portoghese.

È il momento di approfondire le abitudini dei lusitani in tema di caffè e raccontare una ricetta su tutte che più le rappresenta: il galao.

Il caffè è una scoperta infinita, compenetrato com’è nelle culture dei popoli che lo consumano, così diverse per tradizione e storia. Ma se ci sono Paesi che più di tutti hanno contributo alla diffusione e all’affermazione di questa bevanda, il Portogallo ha giocato senz’altro un ruolo di primo piano.

È stata proprio la patria del leggendario scopritore Vasco De Gama e di Cristiano Ronaldo ad aver dato avvio un paio di secoli fa alle grandi piantagioni di caffè in Brasile, all’epoca immensa terra di conquista degli intrepidi colonizzatori portoghesi. E difatti, in quanto a tradizione non hanno nulla da invidiare a Paesi tipicamente appassionati al rito del caffè come il nostro.

I lusitani bevono dunque un caffè come si deve e ne bevono tanto. I Cafes sono disseminati ovunque, sia nei grandi centri come Lisbona o Porto che nei centri più isolati. E anche la varietà, come in Italia, è molto ampia. Il nostro espresso in un locale portoghese si ordina chiedendo un uma bica. Diffusissima è anche la ricetta che oggi proponiamo in questa tappa del “Coffee in the world” di Veronero®. È il galao, molto simile al latte macchiato.

È servito in alti bicchieri di vetro riempiti con poco caffè e molta schiuma di latte. La preparazione avviene generalmente con caffè filtrato ma tutti coloro che prediligono l’espresso possono tranquillamente chiedere la variante de maquina. Escura se lo si desidera più forte. Se desiderate preparalo a casa vi consigliamo il nostro macinato fresco per Moka.

Dopo essere andati alla scoperta del caffè vietnamita, spagnolo, cubano, americano e del caffè australiano, si chiude qui questa pausa portoghese. All’insegna del piacere del caffè e delle sue passioni, interpretate secondo molteplici varianti di gusto. Prossima tappa è nel cuore dell’Europa.

“Coffee in the world” di Veronero® vi dà appuntamento in Germania.

Una tradizione di qualità che affonda le sue radici in Italia. Con un originale tocco di qualità e creatività di cui offriamo un esempio su tutti: la ricetta Flat White Coffee.

Dopo la full immersion nel mondo del caffè a stelle e strisce, facciamo un salto a piè pari nella terra dei canguri. Benvenuti in Australia, dove andremo a scoprire come si prepara il Flat White Coffee.

Qui la bevanda tra le più consumate al mondo è stata oggetto di un capolavoro di arte e cultura condivisa. Capace di unire abitudini e tradizioni così lontane e così diverse e di mettere d’accordo tutti. La passione per il caffè infatti si è molto radicata in Australia. Grazie ai tanti emigrati italiani che qui hanno realizzato torrefazioni e fatto diventare di uso comune le macchine per espresso.

Il risultato è che oggi in questo splendido Paese delle mille opportunità, delle bellissime spiagge incontaminate e dei parchi ricchi di biodiversità, terra dei koala e dei canguri e di città super moderne come Melbourne o Sidney, il caffè è interpretato secondo canoni di stile di livello alto e i baristi sono considerati alla stregua di veri e propri artisti. È forse qui e non in Italia che si beve il caffè più buono del mondo? Probabilmente ancora no ma è certo che l’Australia rappresenti un nuovo e interessante approdo in termini di mercati e business.

Così oggi in tutti i bar delle grandi città ma anche nei piccoli centri è possibile apprezzare tantissime preparazioni a base di caffè. Dall’espresso al cappuccino, dall’Iced Coffee al Flat White Coffee. È di quest’ultimo che vogliamo offrirvi la ricetta, nata proprio in Australia. Si tratta di un preparato un po’ più piccolo del nostro cappuccino ma molto simile. Si compone di una parte di espresso, una di latte montato e un topping di schiuma. Caratteristica fondamentale è inoltre la rifinitura in Latte Art. È tra le ricette più in voga nelle caffetterie di un certo livello.

E allora ecco un motivo in più per prenotare un volo in Australia. Oppure, più comodamente, provate a preparare il Flat White Coffee a casa vostra. Con una sola raccomandazione: usare la miscela a marchio Veronero®, a garanzia di una ricetta di qualità superiore.

La rubrica “Coffee in the world” ci ha portato a Cuba. Alla scoperta del modo più tradizionale di bere il caffè nell’isola caraibica.

Una tazzina di caffè sarebbe probabilmente perfetta come metafora per descrivere al meglio il popolo cubano. Del resto il caffè è vitalità ed energia, è condivisione, naturalezza e ospitalità. Tutti segni distintivi di un popolo che nonostante le difficoltà è sempre riuscito a esprimere una gran voglia di vivere, con tenacia e ottimismo.

Rinomata nel mondo per gli usi e i costumi molto pittoreschi, per la movimentata Noche Latina, i cappelli Panama, il ballo, l’Havana Club e il Varadero e i famosissimi sigari cubani, l’isola caraibica si fa apprezzare anche per un’ottima tradizione in tema di caffè, in grado di soddisfare le più esigenti aspettative dei turisti.

A Cuba infatti si beve il cafecito: un caffè corto all’italiana che si ottiene da una miscela di caffè e zucchero rigorosamente di canna. Si prepara con la classica moka, mutuata dalla più tipica tradizione italiana.

L’unica differenza con il nostro caffè in moka è dunque l’aggiunta dello zucchero di canna nel filtro insieme alla miscela di caffè, generalmente arabica, dal sapore equilibrato e speziato. Il risultato è un caffè molto più dolce rispetto al nostro perché lo zucchero di canna viene sciolto dal vapore ad altissima temperatura.

Fa un certo effetto scoprire questo mix di tradizione italiana e cubana in un luogo così lontano da noi. Ma in realtà tutto a Cuba ha il gusto di un cocktail perfetto di elementi diversi ma ben amalgamati tra loro. A cominciare dal suo popolo composto per il 66% da bianchi, il 12% da ex schiavi provenienti dall’Africa, il 22% da mulatti e asiatici e altre minoranze. Sarà anche per questo che l’isola rappresenta una delle mete più ambite al mondo per gli appassionati di viaggi esotici.

Prossimo appuntamento della rubrica “Coffee in the world” sarà nel Paese culturalmente agli antipodi rispetto a Cuba: gli Stati Uniti d’America. Per scoprire anche qui come si beve e si prepara il caffè.

Nel frattempo vi invitiamo a gustare il nostro Veronero^® Caffè per moka. All’italiana o alla cubana, in ogni caso nel segno della più ricercata qualità ed eccellenza.