“Impegno, creatività e magia. Vi racconto la mia passione per il teatro”
Un caffè con Francesca Bellucci, regista pugliese di teatro e cinema.
L’arte della regia della pugliese Francesca Bellucci e la miscela di caffè Veronero hanno qualcosa in comune: entrambe nascono dalla forza creativa di pensieri raffinati e complessi in grado, ogni volta, di creare cose belle, uniche, buone. In un certo senso sono pura magia.
E di magia e meraviglie della creatività Francesca se ne intende. Nel 2012 ha infatti fondato insieme all’amico prestigiatore Alessio Masci, la WonderArt Entertainment le cui creazioni oscillano tra la produzione cinematografica e l’entertainment magico in un equilibrio sempre perfetto.
Dotata di tanto talento, cultura e formazione adeguata – è laureata con lode in Storia e Critica Cinematografica -, Francesca Bellucci racconta come è nata la sua passione per il cinema: “ho iniziato a lavorare già quando facevo l’università perché ho avuto la fortuna di incontrare persone come Piergiorgio Bellocchio, amico, collega e mio insegnante o come il professor Ferruccio Marotti: un decano dell’università i cui figli avevano una società di produzione presso la quale ho studiato e poi ho cominciato a lavorare”.
Finché ha deciso di fare il salto, diventare cioè imprenditrice con la WonderArt e perseguire insieme al suo socio Alessio un obiettivo ambizioso: “realizzare spettacoli visionari con l’intenzione di incantare un pubblico adulto e disincantato, come fosse bambino”. E il bello è che ci riesce sempre. Come con la nuova concezione di spettacolo performativo, il Circo Magique, con tanta magia, danze e acrobazie, ispirato al nouveau cirque francese ma all’italiana. O come Magic! Gran Gala di Illusionismo presso l’Auditorium Conciliazione di Roma oppure ancora Alice nel Paese delle Meraviglie: un musical che reinterpreta con straordinaria originalità i celebri romanzi di Lewis Carrol attraverso una eccezionale commistione di sport e ginnastica artistica.
Francesca Bellucci è lei stessa un’Alice che segue di continuo un percorso verso la piena maturità culturale e artistica. In un Paese, l’Italia, che di meraviglie ne riserva poche alle donne che vogliono intraprendere la carriera di regista, “perché è un ambiente che ruota in massima parte tutto al maschile”, fa sapere. Ma la talentuosa 37enne di San Michele Salentino (BR) è determinata a correre più che mai per realizzare i suoi sogni. Anzi, per dirla con le parole di Lewis Carrol: «Qui devi correre più che puoi per restare nello stesso posto. Se vuoi andare da qualche parte devi correre almeno il doppio».
Prossima destinazione della corsa: “fare tesoro delle esperienze maturate nelle produzioni WonderArt di Arte Varia che attingono alla storia nazionale dell’avanspettacolo, del varietà, del cabaret, del circo e della magia italiana d’eccellenza per arrivare a produzione cinematografiche di qualità. Produzioni che necessitano di tanta passione, di risorse e investimenti molto più corposi…”.
E per restare in tema di passione, quella per il piacere, la domanda è d’obbligo: Francesca beve caffè? E quali sono i suoi ricordi più belli legati a questa bevanda?
“Amo il caffè, soprattutto il suo profumo”, sottolinea la regista, “…però lo bevo solo decaffeinato perché quello normale mi provoca tachicardia. Per me il caffè è meditazione, è riconciliatorio. Conservo un bellissimo ricordo dei miei genitori che tutti i giorni si davano il cambio per i loro rispettivi turni di lavoro con un bacio davanti a una tazzina di caffè”.
Grazie a Francesca Bellucci per la sua cordiale vicinanza al mondo Veronero.
La salutiamo con una certezza: se è vero che “il cinema è magia” e che occorre credere nella magia perché abbia il potere di portarci ovunque, allora questo astro nascente del cinema italiano è destinato davvero ad arrivare lontano.